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venerdì 5 novembre 2010

informazione oggi: se sei sulla 30ina...................................

informazione oggi: se sei sulla 30ina...................................: "Non l'ho scritto io però in quasi tutti i punti io mi ci rivedo.. La riporto perchè mi piace, davvero: 'Se sei sulla 30ina ....ti scenderà ..."

giovedì 4 novembre 2010

INFERMIERI OGGI verso il futuro: disfunsioni alla retina-un microchip nell'occhio r...

INFERMIERI OGGI verso il futuro: disfunsioni alla retina-un microchip nell'occhio r...: "Non restituirà completamente la vista, ma permette di rilevare oggetti, luci e di migliorare consistentemente le capacità visive in soggett..."

disfunsioni alla retina-un microchip nell'occhio restituisce la vista


Non restituirà completamente la vista, ma permette di rilevare oggetti, luci e di migliorare consistentemente le capacità visive in soggetti affetti da problemi alla retina, tra cui la retinite pigmentosa: il nuovo chip, impiantabile sotto pelle, è stato messo a punto da un gruppo di ricercatori dell'Università di Tuebingen in Germania guidati da Eberhart Zrenner in collaborazione con gli studiosi dell'azienda Retina Implant AG. I risultati dello studio, che hanno visti coinvolti 11 soggetti con diverse patologie alla retina, sono stati pubblicati sulla rivista Proceedings of the Royal Society B.


Il chip, alimentato da un dispositivo esterno posizionato dietro l'orecchio, converte la luce che entra nell'occhio in impulsi elettrici che vengono immessi nel nervo ottico. Alcuni tra i volontari sottoposti all'esperimento non notato alcun miglioramento in quanto, spiegano i ricercatori, la degenerazione della retina era troppo avanzata per beneficiare dell'impianto. La maggior parte dei soggetti, spiega Zrenner, è stata però in grado di individuare oggetti luminosi, e i risultati migliori sono stati ottenuti quando il chip è stato posizionato dietro la retina, nella zona centrale della macula (area centrale della retina che contiene i fotorecettori deputati alla trasformazione dell'energia luminosa in impulsi elettrici).






I migliori risultati sono stati ottenuti con un finlandese che è stato in grado di riconoscere posate e un bicchiere su un tavolo, un orologio e discernere sette diverse tonalità di grigio. È stato anche in grado di muoversi in una sala piena di persone. Questo approccio non è l'unico che cerca di ripristinare la capacità visiva nelle persone con disfunzioni retiniche, ma è il primo che mira e permettere ai pazienti di rilevare gli oggetti con i propri occhi, a differenza di un dispositivo precedentemente messo a punto che prevede l'utilizzo di una fotocamera esterna.


http://salute24.ilsole24ore.com/articles/11774-disfunzioni-alla-retina-un-microchip-nell-occhio-restituisce-la-vista


mercoledì 15 settembre 2010

informazione oggi: L'ultima moda wedding surgery

informazione oggi: L'ultima moda wedding surgery

Un giorno diremo addio agli occhiali ??

Un'alterazione del RasGRF1 gene fondamentale per la funzione retinica e per la memorizzazione delle immagini sarebbe il responsabile della miopia.

I ricercatori: "Riusciremo ad arginare la diffusione del disturbo, ma non prima di 10 anni"



La maggior parte degli studiosi, fino ad ora, ha puntato il dito contro le troppe ore passate davanti a uno schermo: sforzare quasi sempre la visione da vicino, a scuola, al computer, davanti alla televisione, determinerebbe una maggiore tendenza ad andare incontro a una miopia.
Ma oggi una ricerca pubblicata su Nature Genetics 1 dà ragione a chi sostiene che all'origine dell'anomalia visiva ci siano cause genetiche. Secondo i ricercatori del Duke University Medical Center in Nord Carolina, tutto dipende da un'alterazione del RasGRF1, un gene che, proprio perché presente nella retina e nei neuroni, è fondamentale per la messa a fuoco e per il consolidamento della memoria visiva.

Il team di studio ha analizzato le abilità visive di 15.000 persone di origine cacausica, e ha individuto piccole variazioni del gene in associazione a errori di messa a fuoco nella visione. Le ipotesi sono poi state confermate su un gruppo di topolini. Tutti i difetti visivi che i ricercatori avevano previsto osservando la modificazione del gene RasGRF1 nell'uomo, sono stati riscontrati anche nelle cavie.

"Questa - dice Terry Young, coordinatore della ricerca - è una prova biologicamente convincente. Ora che abbiamo identificato RasGRF1, possiamo studiare un nuovo meccanismo molecolare per prevenire la più comune causa di disabilità visiva". Nella maggior parte dei casi, infatti, la miopia si presenta in forma lieve ma nel 2-3 per cento delle persone può causare distacco della retina, glaucoma, emorragia maculare e cecità. Tuttavia anche se i casi gravi sono pochi, questo difetto visivo è in continuo aumento. A tal punto che, in alcune parti del mondo, si parla di epidemia. Circa un terzo delle persone in Gran Bretagna è miope, e in Estremo Oriente è un problema ancora più grande. In Giappone due terzi degli adolescenti sono già miopi e a Singapore l'80 per cento dei 18enni maschi reclute dell'esercito sono miopi, contro il 25 per cento di 30 anni fa. E in Italia? Secondo alcune stime recenti il disturbo interessa un adolescente su quattro.

Proprio per arginare la diffusione di questo difetto visivo, i ricercatori ora sperano di poter capire come il gene RasGRF1 interagisca con la crescita dell'occhio. In questo modo, dicono, sarà possibile intervenire in tempo e sviluppare una terapia utile a preveniree a curare il disturbo. "Non è abbastanza per la fine degli occhiali, ma chiaramente la speranza è che (un giorno) saremo in grado di bloccare i percorsi di genetica che causano la miopia", ha detto Christopher Hammond del King's College di Londra, uno degli autori dello studio. "Sarà una sfida - ha concluso - e prima di almeno 10 anni prima non ci sarà nessun trattamento".

lunedì 8 marzo 2010



A tutte le infermiere tantissimi Auguri.....................